Il Consiglio di Stato accoglie l’appello sull’equipollenza del titolo estero per l’iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti

Lo Studio Legale D’Angelo Pernazza & Partners, con il patrocinio dell’Avv. Donato D’Angelo, ha assistito un professionista italiano nella controversia dinanzi al TAR del Lazio contro il Ministero della Giustizia per il mancato riconoscimento del titolo estero di Chartered Accountant conseguito nel Regno Unito, ai fini dell’iscrizione all’Albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili in Italia.

Il Ministero aveva rigettato la domanda, ritenendo che il titolo britannico non costituisse una qualifica addizionale rispetto a quella già posseduta (revisore contabile), e che il riconoscimento richiesto fosse vietato dalla normativa europea in quanto configurabile come “doppio riconoscimento”.

Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso; lo Studio ha impugnato la decisione del primo giudice dinanzi al Consiglio di Stato che con la Sentenza N. 02716/2024 ha accolto l’appello, riconoscendo:

● la natura “addizionale” della qualifica di Chartered Accountant, ottenuta dal ricorrente a seguito di esami e pratica professionale nel Regno Unito;
● l’ampliamento delle competenze professionali rispetto al semplice ruolo di revisore contabile italiano;
● l’ingiustificata disparità di trattamento rispetto ad altri soggetti, anch’essi in possesso del titolo inglese, a cui era stato riconosciuto l’accesso all’Albo.

Il Ministero è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali per entrambi i gradi di giudizio.