Sentenza Corte di Giustizia Europea dell’8 maggio 2019 dichiara nullo il Decreto Attuativo dello Sblocca Italia del 10/8/2016 per inadempienza palese alla Direttiva 2001/42/CE
UNA PRIMA IMPORTANTE VITTORIA CONTRO GLI INCENERITORI
Sentenza della Corte di Giustizia UE sul Piano Nazionale di Incenerimento
8 maggio 2019, Lussemburgo
L’8 maggio 2019, a Lussemburgo, la Corte di Giustizia dell’UE ha dichiarato nullo il Decreto Attuativo dello Sblocca Italia del 10/8/2016 e sul Piano nazionale di incenerimento per inadempienza palese alla Direttiva 2001/42/CE non avendolo sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Il Decreto Attuativo del 2016, parte dello Sblocca Italia, prevedeva il potenziamento di quaranta inceneritori esistenti e la costruzione di otto nuovi impianti, con un incremento della capacità di smaltimento da 6,2 a 9 milioni di tonnellate annue, con conseguenti impatti ambientali negativi, tra cui un aumento delle emissioni di sostanze inquinanti.
La Corte ha stabilito che:
Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio il 6 ottobre 2020 ha annullato il Decreto Attuativo, recependo le indicazioni della Corte. La decisione rappresenta un passo avanti verso un’economia circolare basata su riciclo e recupero di materia, in linea con la Direttiva 851/2018/CE. Si auspica che il Governo e il Parlamento intervengano con una revisione normativa per garantire la conformità agli obblighi europei.
Questo il link della sentenza dell’ 8 maggio della Corte Europea di Giustizia: