Rettifica del classamento di un immobile: tutela del contribuente nei confronti dell’Agenzia delle Entrate – Cassazione 28134 del 2020

Lo studio ha assistito un cliente nel contenzioso relativo a un’irregolare riclassificazione della rendita catastale di un immobile, alla quale era conseguito un aumento dei tributi pretesi sullo stesso.

Il cliente è risultato vittorioso sin dal primo grado, di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma, ma le impugnazioni dell’Amministrazione hanno portato il giudizio sino alla sede di legittimità dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione.
Quest’ultima, nel confermare la posizione del nostro cliente, ha ribadito  che, quando procede alla riclassificazione di un immobile, l’Amministrazione è tenuta ad indicare in modo dettagliato quali siano stati gli interventi e le trasformazioni che hanno determinato la riqualificazione della microzona comunale considerata. Il provvedimento deve essere sufficientemente motivato, anche tenendo conto dei caratteri specifici della singola unità immobiliare e del fabbricato. In particolare l’atto deve riportare gli elementi che hanno in concreto determinato le variazioni all’interno di una microzona, specificando come questi abbiano inciso sul classamento della singola unità immobiliare.

Non è pertanto legittima una motivazione generica, che consideri in modo unitario e indistinto tutte le unità immobiliari ricadenti nella stessa zona. Allo stesso modo non è sufficiente un sintetico riferimento al rapporto tra il valore di mercato e il valore catastale nella microzona considerata rispetto allo stesso rapporto nelle altre zone del comune.